La disfunzione erettile (DE) viene definita come l'incapacità dell'uomo di ottenere e/o mantenere una sufficiente erezione del pene, tale da permetterle un rapporto sessuale soddisfacente.
Il deficit erettile può consistere sia in un alterato ottenimento dell'erezione sia nell'impossibilità di mantenerla.
Suddivisione della disfunzione erettile:
A) DE Neurogenica
Costituisce il 10% di tutte le disfunzioni erettili e rappresentano l'impossibilita di avere la tumescenza. Possono essere originate da lesioni a carico del sistema nervoso centrale o a carico del
sistema nervoso periferico. Infatti, qualsiasi disturbo a livello del SNC o del SNP può causare la comparsa di disfunzione erettile.
B) DE arteriogenica
La disfunzione erettile arteriogenica è secondaria a displasia vasale oppure ad aterosclerosi e vasculopatia oppure a traumi e danni iatrogeni
Il paziente con aterosclerosi, ha un periodo di normale attività sessuale, con decadimento della qualità erettiva con il passare degli anni, sino al mancato ottenimento di un'erezione valida per la
penetrazione. Tutte quelle condizioni che favoriscono l'insorgenza di aterosclerosi sono fattori di rischio per DE (diabete, dislipidemia, cardiopatia ecc.).
B) DE venogenica o cavernosa
Rappresenta la seconda causa più frequenza di DE, consegue ad una inadeguata attivazione del meccanismo veno-occlusivo con conseguente insufficienza venosa ed impossibilità di ottenere e mantenere
una pressione intracavernosa adeguata nonostante il normale apporto arterioso. Pertanto, il quadro clinico è caratterizzato dalla possibilità di raggiungere un'erezione sufficiente alla penetrazione,
anche se qualitativamente inferiore rispetto allo status normale del paziente. La caratteristica saliente è però l'impossibilità di mantenere l'erezione abbastanza a lungo per compiere un rapporto
soddisfacente.
D) DE su base endocrina
E' da imputarsi a tutte quelle condizioni che provocano ipogonadismo. Il testosterone, probabilmente agendo a livello del sistema nervoso centrale, influisce sul comportamento sessuale, come dimostra
il diverso atteggiamento nell'adulto rispetto al pre-pubere, all'anziano e all'ipogonadico, in cui si osserva una riduzione graduale sino alla perdita totale della libido e della potenza
sessuale.
E) DE psicogena
Il deficit di ottenimento o mantenimento dell'erezione riconosce in questo caso più una patogenesi psicogena che organica; i pazienti sono più giovani e hanno erezioni notturne pressoché
normali.
In soggetti ansiosi l'elevato tono adrenergico contribuisce al mancato rilassamento della trabecole peniena e conseguentemente a insufficienza venosa peniena e difficoltà nel mantenere l'erezione in
assenza di patologie organiche. Peraltro, è noto che il disagio psicologico è un elemento importante della DE severa organica, tanto da poter identificare anche un deficit erettile a componente
mista.
La disfunzione erettile psicogena ha come causa scatenante l'ansia anticipatoria riguardo alla prestazione sessuale e la paura del fallimento, che inibiscono l'erezione. Insicurezza personale,
blocchi emotive e difficoltà relazionali possono determinare impotenza, ma possono essere anche l'effetto del deficit erettile, contribuendo, in questo caso ad aggravarlo. Sentimenti di rabbia, stati
emotivi (la morte della partner, il divorzio, la perdita del proprio lavoro, problemi di salute dei propri familiari) e un'inadeguata abilità sessuale possono anch'essi contribuire alla comparsa di
problemi erettili.
F) DE mista: psicogena-organica
Mista: in cui è possibile riscontrare sia una causa organica che psicogena.